Il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha appena firmato il protocollo tra le regioni e le farmacie per far partire in totale sicurezza i vaccini anti-Covid nelle farmacie di tutta Italia.
Speranza ha dichiarato sulla sua pagine Facebook: “La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare”.
Come annunciato dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di circa 500 mila dosi del vaccino Moderna e di 1,4 milioni di AstraZeneca, che verranno ricevute e immagazzinate nell’hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare, prima della distribuzione alle varie Regioni.
Come avverrà la vaccinazione anti Covid nelle farmacie
Come previsto dal decreto sostegni, è stato firmato l’accordo per somministrare i vaccini anti-Covid nelle farmacie, seguendo i criteri di priorità indicati dal Governo.
Viene esclusa la possibilità di effettuare il vaccino in farmacia ai soggetti “estremamente vulnerabili” o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave.
La vaccinazione potrà essere effettuata dagli stessi farmacisti che avranno seguito specifici programmi formativi organizzati dall’Istituto Superiore della Sanità.
Per l’esecuzione effettiva della somministrazione dei vaccini e il suo iter tecnico e amministrativo si prevedono determinati requisiti minimi strutturali del locale e opportune misure per garantire la sicurezza dei pazienti.
Dovranno essere previsti spazi separati da quelli destinati all’accoglienza dei clienti della farmacia. Inoltre questi spazi dovranno essere opportunamente arieggiati in modo da garantire un costante ricircolo d’aria.
Il locale dove avverrà la somministrazione del vaccino dovrà avere uno spazio adeguato per garantire il distanziamento sociale.
Infine dovrà avere un’area di monitoraggio dove è prevista la sorveglianza per 15 minuti delle persone vaccinate.
In caso di reazione anafilattica, il farmacista dovrà fornire un supporto immediato di emergenza, avvisando immediatamente il 118. In caso di grave anafilassi, il farmacista potrà somministrare adrenalina intramuscolare.
Le vaccinazioni si potranno effettuare anche se la farmacia è chiusa.
Si potranno anche prevedere degli spazi esterni alle farmacie, con speciali l’allestimenti di unità mobili come dei gazebo.
All’ingresso della farmacia dovranno essere esposte delle chiare istruzioni sulla modalità di accesso al locale e il numero massimo di persone che potranno accedere.
I vantaggi per le farmacie di effettuare i vaccini anti Covid
La vaccinazione da effettuare in farmacia si dovrà prenotare, e potrà avvenire esclusivamente previa acquisizione del consenso informato e della relativa scheda anamnestica per la valutazione dell’idoneità o meno del soggetto. I dati verranno direttamente raccolti dal farmacista.
Alla farmacia verrà riconosciuta una remunerazione pari a 6 euro per ogni vaccinazione.
Vengono rimandati ad appositi accordi disposti dalle diverse Regioni, per il riconoscimento di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative e al rimborso dei dispositivi di protezione individuale e dei materiali di consumo, oltre che ad eventuali incentivi per il raggiungimento di target vaccinali.
La quarantena precauzionale per i soggetti che sono venuti a contatto con casi conclamati di Covid e la derivante sospensione del servizio non verrà applicata alle farmacie dove sono stati eseguiti vaccini a soggetti risultati positivi al Covid.