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Publicato da: Giorgia il 24/03/21 09:21

Pace Fiscale 2021: Le novità per il Saldo e Stralcio

A breve verrà approvato il Decreto Legge Sostegni provvedimento del governo Draghi che prevederà almeno 32 miliardi di aiuti e contributi a fondo perduto.
Il Governo è chiamato infatti a stabilire la nuova scadenza delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, in principio fissate al 1 marzo 2021.

Doppia scadenza per rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle

Il nuovo decreto riguarderà anche le tanto attese misure di Pace Fiscale: potrebbe includere la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro del periodo che va tra il 2000 e il 2015.
Per il momento non conosciamo la soglia dalla quale si attiverà l’annullamento: inizialmente si parlava di 5.000 euro, ma secondo altre voci il Mef starebbe valutando se accettare un limite massimo di 50.000 euro.

La misura nasce per alleggerire il lavoro dell’Agenzia dell’entrate, coinvolgendo qualcosa come 61 milioni di cartelle (il 56% della sua giacenza) per il valore di un miliardo di euro.
Da tempo infatti veniva richiesto un “colpo di spugna” che cancellasse i crediti ormai inesigibili relativi a soggetti deceduti oppure insolvibili.
Con il decreto legge n. 119/2018 era già stata sancita l’eliminazione dei debiti fino a 1.000 euro, senza necessità di altri adempimenti da parte dei contribuenti.

Il Decreto Sostegni dovrebbe includere un differimento del versamento delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio per le cartelle dal 2000-2017, oltre a una Rottamazione quater e un ulteriore saldo e stralcio delle cartelle 2018-2019, per chi non era rientrato nelle precedenti definizioni agevolate.
Le date presentate nella bozza del decreto Sostegno sono il 31 luglio 2021 per quelle dell’anno 2020 e il 30 novembre 2021 per quelle dell’anno 2021.

Decreto Sostegni - Saldo e Stralcio 2021

 

La Rottamazione ter prevede la possibilità, per coloro che dimostrano una effettiva incapacità di saldare le cartelle esattoriali 2000-2017, di corrispondere per intero le somme dovute ma non gli interessi di mora maturati. Tali misure però potrebbero essere concesse in relazione allo stato di “morosità incolpevole” del debitore dovuto a casi, ad esempio, di perdita del lavoro, cassa integrazione, infortunio.
Il precedente rinvio era stato stabilito dal Ristori quater allo scorso 1 marzo 2021.

Dal 1° marzo 2021 dovrebbe quindi essere applicata la possibilità di inviare nuovamente le cartelle di pagamento, che andranno pagate entro 60 giorni dalla fine del periodo di sospensione.

Nel decreto verrà con tutta probabilità introdotta anche la definizione agevolata degli avvisi bonari per partite IVA che, causa Covid, hanno perso più del 33% del volume d’affari nel 2020 rispetto al 2019.

Per avere certezze dovremmo aspettare l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, che dovrebbe arrivare già entro la fine di questa settimana.

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