E’ arrivata da Oslo l’autorizzazione alla candidatura al Premio Nobel per la Pace 2021 per tutti i medici e gli infermieri italiani che si sono distinti e hanno combattuto in prima la pandemia.
La candidatura è stata avanzata alla Fondazione Gorbachev che ha dichiarato: «Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro».
La dura lotta contro la pandemia di medici e infermieri
Durante questi lunghi caratterizzati dalla pandemia, sia i medici che gli infermieri hanno fatto tutto il possibile per contrastare il virus.
Hanno accettato turni di lavoro infiniti e hanno messo ogni giorno a repentaglio la loro vita per curare i malati.
E soprattutto all’inizio della pandemia, hanno spesso lavorato senza protezioni adeguate.
Inoltre, i nostri sanitari italiani sono stati presi come spunto da altri paesi per organizzare i loro protocolli e le procedure anti-Covid.
Non sono mancati i sanitari che hanno sacrificato a loro vita esercitando la loro professione; i medici deceduti sono circa 330, gli infermieri oltre 80, di cui 6 suicidi. Resta imprecisato il numero dei decessi relativi al personale ausiliario in servizio nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa. Purtroppo sono numeri in continua crescita.
Lisa Clark ha candidato i nostri medici e infermieri italiani al Premio Nobel per la Pace 2021
La proposta della candidatura al Premio Nobel per la pace 2021, di medici e infermieri italiani è stata ufficialmente sottoscritta da Lisa Clark, una statunitense che vive in Toscana e che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia.
Inoltre, Lisa Clark è la co-presidente dell’International Peace Bureau, cui è stata conferita l‘onorificenza nel 2017 per il suo impegno contro il disarmo atomico.
Lisa Clark ha dichiarato: “Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace. Poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze.”
Il Premio Nobel per la Pace verrà assegnato a Dicembre 2021.