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Publicato da: Giorgia il 27/11/20 11:20

LA PRIMA DELLA SCALA DI MILANO - Il Cast e tutte le novità

Il tanto atteso concerto del 7 Dicembre 2020, come si sà, è stato annullato in presenza. Ma LA PRIMA DELLA SCALA DI MILANO si reinventa con il concerto: “A riveder le stelle“.

Non ci sarà la consueta opera ma un cast davvero importante, che si alternerà, virtualmente e non, sull’affascinante palco della Scala per onorare al meglio il tanto atteso appuntamento di Sant’Ambrogio.

Non sarà un concerto tradizionale, si parlerà dell’opera e della sua funzione nella società. Non un seguito di arie, ma un racconto per creare un percorso.

Un cast stellare

Il titolo “A riveder le stelle” è stato scelto per ricordare il settencentismo della scomparsa di Dante Alighieri, è infatti un verso di chiusura dell’Inferno.

Il Cast è composto da: Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Alvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Placido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Florez, Elina Garanca, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Anita Rachvelishvili, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tezier e Sonya Yonckeva.

Inoltre ci saranno i danzatori, protagonisti della parte dedicata alla danza saranno: dall’étoile Roberto Bolle ai primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Troppi, fino ai solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo.

La Prima della Scala in diretta TV

L’evento sarà trasmesso in diretta TV su RAI1 e durerà per ben tre ore.

Lo show sarà condotto da Milly Carlucci e Bruno Vespa che creeranno un flusso unico di spettacolo che avrà un’unico filo conduttore. A legare il tutto ci sarà anche Davide Livermore insieme alla sua squadra.

Non mancheranno i colpi di scena, come gli scritti di Victor Hugo, i brani pop di Sting come “Fragile” e altri inserti imprevedibili anche dall’esterno del teatro.

Sarà un’evento unico nel suo genere, senza pubblico, con l’orchestra in platea e il coro probabilmente nei palchi.

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