Si chiama ufficialmente: Certificazione Verde ma noi lo conosciamo come Green Pass, ed è il documento introdotto dal Decreto anti Covid del 22 Aprile 2021, poi modificato dal Decreto del 18 Maggio.

Il Green Pass nasce per potersi spostare in entrata e in uscita dalle varie Regioni, sia in fascia arancione che in fascia rossa.

Il documento che verrà poi sostituito il 1° Luglio dal cosiddetto: Digital Covid Certificate, un certificato analogo ideato dall’Unione Europea per ripristinare la libertà di movimento in tutto il territorio comunitario.

Ma come funziona il Pass italiano? Cosa dicono le linee guida in arrivo da Bruxelles? Vediamolo nel dettaglio.

Cos’è il Green Pass?

Il Green Pass è la “Certificazione Verde” che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo.

Quando serve il Green Pass?

Il green pass serve per spostarsi tra le varie regioni, indipendentemente dalla fascia di colore in cui si trovano.

Ma serve anche per visitare gli anziani nelle case di riposo.

Inoltre servirà anche per partecipare a feste e banchetti di nozze a partire dal 15 Giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 Maggio nelle zone in fascia bianca.

Servirà anche per partecipare ai grandi eventi; come i concerti o per andare in discoteca.

Chi rilascia il Green Pass?

Per i vaccinati il certificato viene rilasciato in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione.

Per i guariti dal Covid la certificazione viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.

Quando sarà in vigore il Green Pass?

Il Green Pass è già in vigore.

I documenti rilasciati fino ad oggi di avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid, hanno valore di Green Pass nazionale.

Contestualmente al rilascio, la struttura sanitaria, anche tramite i sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile la certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato.

Il certificato è attualmente cartaceo, ma il Ministro per l’Innovazione, Vittorio Colao, in vista dell’entrata in vigore il 1° luglio del Green Pass Europeo, ha confermato che proprio dal 1° Luglio, il certificato digitale sarà a disposizione degli italiani sull’App “Io”.

Qual’è la durata del Green Pass?

La durata del Green Pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi, dal completamento del ciclo vaccinale.

Inoltre, è stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal 15° giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.

La durata della certificazione verde in caso di guarigione resta di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione dal Covid.

In caso di tampone negativo, il certificato ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test.

Qual’è la durata del Green Pass in base al tipo di vaccino?

Per chi effettua il vaccino di AstraZeneca, la seconda dose viene somministrata dopo circa tre mesi, mentre il Green Pass ha una validità di quasi un anno.

Per chi riceve la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson, una sola dose, la durata del documento è di 9 mesi.

Per chi invece riceve i vaccini di Pfizer o Moderna, con richiamo dopo 42 giorni, va calcolata una durata intermedia.

Quanto costa il Green Pass?

Il Green Pass è gratuito.

A pagamento è solo il costo del tampone.

Per il tampone molecolare il costo varia tra i 60 e i 100 euro a seconda delle strutture e delle regioni. Il prezzo medio per fare un test rapido antigenico, eseguibile anche in farmacia, è di 30-40 euro.

Il Green Pass serve anche ai minorenni?

Sì, il Green Pass è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista per ora la vaccinazione.

I minori dovranno fare un tampone, dal quale sono esentati i bambini di età inferiore ai 2 anni.

Il Green Pass Europeo in Italia

Il premier Mario Draghi ha annunciato che si potrà tornare a viaggiare in tutta Italia dall’estero con il Pass Verde Nazionale, in attesa che entri in vigore il Green Pass Europeo.

L’Europa deve ancora definire i vari dettagli.

Indipendentemente dalla vaccinazione fatta o dalla guarigione dal Covid, per ora per entrare in Italia serve sempre un tampone negativo, 48 ore prima della partenza.

Con 10 giorni di quarantena all’arrivo se si proviene dai Paesi extra Unione Europea, dal 16 Maggio è stata abolita per chi proviene dai paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele.

Per chi deve andare all’estero, va precisato che ogni paese ha le proprie regole, diverse anche all’interno dell’Unione europea. In linea di massima, per ora, anche se vaccinati, serve ancora un tampone prima della partenza.

Come funzionerà il Green Pass Europeo

Il nome ufficiale del Green Pass Europeo sarà: Certificato Covid digitale Ue e dovrebbe definire le condizioni per muoversi tra tutti i 27 paesi dell’Unione.

Si tratterà di un QR Code da mostrare dal telefonino o in forma cartacea, ai controlli, agli imbarchi in aeroporto, porti, ferrovie e valichi automobilistici.

Conterrà il certificato vaccinale, il risultato di un tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore o l’attestato di avvenuta guarigione da Covid.

Sarà valido 14 giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid, dopo la seconda dose o dopo la dose unica e, per i guariti dal Covid, per 180 giorni a partire dal test Pcr positivo.

Per i test, invece, verrà adottato un periodo di validità standard, attualmente ogni Paese stabilisce un periodo di validità diverso: quelli molecolari avranno una validità di 72 ore, mentre quelli rapidi 48 ore.

Il Certificato Covid Digitale UE faciliterà i viaggi in Europa.

Si potrà continuare a viaggiare anche senza Green Pass ma con limitazioni differenti e più stringenti.

Non è un passaporto, come erroneamente potrebbe essere inteso, e quindi non può essere utilizzato come documento di viaggio.