La Lombardia sta studiando un “Green pass europeo”, ovvero una certificazione che l’Unione Europea vorrebbe lanciare per il prossimo luglio in previsione delle vacanze estive.
Il certificato, una sorta di “Passaporto Covid”, permetterebbe a chi non è positivo al virus di potersi spostare liberamente.
L’idea è molto simile alla certificazione verde studiata dal Governo italiano per spostarsi tra le regioni, e il Pirellone ha già iniziato a studiare i dettagli per il pass Lombardo.
Le dichiarazione dell’assessore al Welfare in merito al Green Pass Europeo per i lombardi
L’assessore al Welfare della regione Lombardia, Letizia Moratti, parlando in commissione sanità ha dichiarato: “Stiamo lavorando sul tema del Green Pass. L’Europa ci chiede di averlo pronto per il mese di luglio, le Regioni in questo momento stanno lavorando tutte autonomamente, non abbiamo ancora un’indicazione da parte del Governo rispetto a questo. Riteniamo che se potesse esserci un’indicazione da parte del governo sulle modalità con le quali realizzarlo sarebbe opportuno”.
Inoltre, Letizia Moratti ha spiegato che la Lombardia sta lavorando “a una piattaforma online” per creare una sorta di passaporto sulla base dei dati relativi a test sierologici e tamponi.
Una piattaforma online per il Green Pass Europeo lombardo
Infatti la Moratti ha spiegato: “La piattaforma online sulla quale stiamo lavorando utilizzerebbe il dato del tampone e il dato del sierologico mettendo insieme i dati da parte delle nostre strutture e potrebbe creare un passaporto molto semplice che potrebbe dare semaforo verde o semaforo rosso, in aderenza con il tema della privacy, senza dire cioè se il verde è per il tampone, per sierologico o se si è avuta la malattia, ma creando una sorta di passaporto che può essere utilizzato nelle diverse situazioni e soprattutto sarà importante quando ci verrà richiesto a livello europeo dal primo luglio”.
In dubbio restano i vaccini, che come dichiarato dalla Moratti: “Abbiamo qualche dubbio rispetto ai vaccini perché non ci è stata data ancora un’indicazione chiara da parte del governo sulla durata del tempo di copertura”.