In tutta Italia il 19 Marzo si festeggia la Festa del Papà.
Si tratta di un’occasione simbolica per un abbraccio ancora più forte e per dimostrare tutto il nostro amore a una delle figure più importanti della nostra vita: il papà.
Ma non tutti conoscono davvero le origini di questa festa.
Non esistono leggende millenarie, ma storie più recenti. La più antica risale a circa un secolo e mezzo fa, ma è dai primi del Novecento che l’usanza di celebrare i propri padri comincia a diffondersi in tutto il mondo.
Per prima fu la Chiesa cattolica, nel XIX secolo, ad associare una celebrazione alla figura del papà, e più precisamente nel 1871 fu nominato San Giuseppe quale: protettore dei padri di famiglia.
Origini Storiche della Festa del Papà
La festa del papà nasce nei primi decenni del 20° secolo per festeggiare la paternità e i padri in generale.
La festa è celebrata in tutto il mondo, in differenti date.
L’usanza vuole che la festa sia accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio papà.
Nel 1871 la Chiesa Cattolica aveva proclamato San Giuseppe come protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale.
La Festa del Papà in giro per il mondo
La data della Festa del papà varia da paese a paese.
Nei paesi dove vige la tradizione cattolica, la Festa del Papà viene festeggiata il giorno di San Giuseppe, appunto il 19 Marzo. Nei paesi che seguono la tradizione anglosassone, la festa cade la terza domenica di Giugno. In altri paesi ancora, la data della Festa del papà segue le tradizioni locali.
Inoltre, in alcuni stati la festa è associata ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia, dove è celebrata come la “Festa dei difensori della patria”, o in Thailandia dove coincide con il compleanno del defunto sovrano Rama IX, considerato come il padre dell’intera nazione.
Le manifestazioni per la Festa del Papà
La Festa del Papà è caratterizzata da due tipiche manifestazioni, che sono diventate un’usanza in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole.
La celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, dove nel passato pagano avvenivano i riti di purificazione agraria.
In quest’occasione si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, delle golose frittelle, che variando nella ricetta da regione a regione, e che sono diventate il piatto simbolo di questa festa.