Nel piacentino e più precisamente a Grazzano Visconti, all’inizio del secolo scorso, Giuseppe Visconti di Modrone, mecenate e filantropo in forza al CdA della Scala, che fu anche Presidente dell’Inter, portò Alfredo Campanini, un architetto che fu tra i fondatori dello stile Liberty di Milano, nelle sue terre.
Agosto a Milano è il momento perfetto per organizzare delle belle gite fuori porta. Sono tanti i luoghi fantastici, che spesso neppure conosciamo, tutti da scoprire.
L’intento era quello di fargli creare un nuovo borgo, proprio dove sorgeva il castello dei suoi avi.
La storia del Castello di Grazzano
Grazie a Giuseppe Visconti, il castello di Grazzano ospitò anche un borgo, ispirato allo stile duecentesco e perciò detto neomedievale.
Vennero costruite delle botteghe che ancora oggi vengono visitate, anche grazie ad eventi e rievocazioni.
L’insieme di elementi medievali e moderni rappresentano una delle caratteristiche più apprezzate dell’intero borgo.
Inoltre, fu proprio grazie al borgo rinominato in Grazzano Visconti dall’apposito Regio Decreto di Vittorio Emanuele III, che Giuseppe Visconti fu nominato Duca.
Il maestoso giardino del Borgo di Grazzano Visconti
Il tema della fusione fra stili ed elementi si ripresenta anche nel giardino del borgo, che rappresenta il connubio perfetto tra elementi tipici della tradizione francese, italiana ed inglese.
Alcune delle statue del giardino sono uniche e particolari, ad esempio una di queste richiamerebbe un fantasma che si aggirerebbe ancora oggi nel borgo.
Originale è invece il Castello, che risale alla fine del trecento, ai tempi aveva una duplice funzione; sia abitativa che difensiva.
Il Parco del Castello progettato per volere di Giuseppe Visconti, si estende per circa 15 ettari.
E’ da sempre considerato il luogo dedicato al relax e al divertimento, con il giardino in parte all’inglese e in parte all’italiana.
Ad arredare e arricchire il giardino troviamo: statue, vasi, colonne, fontane e addirittura una casetta delle bambine che sembra uscita da una fiaba!
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