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Publicato da: Giorgia il 08/08/21 10:00

Lombardia: 5 luoghi abbandonati ricchi di fascino e tutti da scoprire

la Lombardia, come molte altre regioni italiane, ha tanto da offrire, anche nei luoghi abbandonati possiamo trovare fascino, storia, miti e leggende.

Il periodo estivo è il momento perfetto per tutti i curiosi, che vogliono andare alla scoperta di realtà nascoste, a volte sconosciute e del tutto suggestive.

Ecco allora 5 paesi lombardi abbandonati e meritevoli di una visita, tutti da esplorare ovviamente prestando la massima attenzione.

ASSIANO

Assiano è un borgo rurale, tra i luoghi abbandonati il più difficile da credere, ormai abbandonato dagli inizi degli anni Duemila e situato nella periferia ovest di Milano, sulla strada che collega Cusago a Baggio.

La località si presume sia addirittura di origini romane e nel corso della sua storia è stata di proprietà di importanti famiglie nobiliari, dalle più antiche fino a quella degli Agnelli o dei Feltrinelli del secolo scorso.

Come testimoniano le case rustiche, i cascinali, le stalle, i granai e i fienili abbandonati, il paese si manteneva in vita grazie alla produzione di prodotti agricoli.

Per anni Assiano è stata sede di un importante caseificio, come Gambini, e di tante altre aziende note del settore.

Una volta, però, terminata la produzione agricola sul posto, a partire i primi anni Duemila, il borgo di Assiano si è pian piano spopolato e ora è completamente disabitato.

BORGO DEL CANTO

Immerso nella Valle San Martino e nei pressi di Pontida, in provincia di Bergamo, sorge il Borgo del Canto.

Si tratta di un piccolo centro rurale, di fondazione medievale, che tra gli anni Cinquanta e Settanta ha subito un progressivo spopolamento.

L’ultimo abitante del posto risale infatti agli anni Novanta e oggi sono rimasti solo i ruderi delle vecchie strutture, immersi dalla vegetazione.

A Borgo del Canto si trovano principalmente i resti di cascinali o stalle, che testimoniano la passata anima agricola del luogo.

Il borgo ora abbandonato era infatti un importante centro di coltivazione di grano e di produzione di vino, spesso conteso tra il regno di Milano e la Repubblica di Venezia.

Oggi è raggiungibile solo a piedi, tramite una piacevole passeggiata tra i boschi, partendo dal cimitero di Pontida.

RAVAIOLO VECCHIO

In provincia di Pavia, al confine tra la Lombardia e l’Emilia Romagna, si trova il borgo rurale di Rovaiolo Vecchio.

Tra i luoghi abbandonati è il più suggestivo perché la località ha subito lo spopolamento negli anni Sessanta per via di un rischio frana nell’abitato, proveniente dalla montagna che sovrastava il borgo.

Le autorità locali dell’epoca spostarono tutta la popolazione nella parte nuova del paese, costruita appositamente per evitare la tragedia.

Ravaiolo Vecchio è da oltre 50 anni, un vero e proprio museo a cielo aperto sulla vita contadina.

Il borgo, infatti, presenta una decina di case su uno sperone roccioso, con molti oggetti e arredamenti interni ancora visibili, un forno, una fontana, stalle e recinti per animali ancora del tutto intatti.

MOMBELLO

Presso la località di Mombello di Limbiate, in Brianza, sorge un complesso di edifici ormai abbandonati e non più in uso.

Questo piccolo centro è conosciuto e soprannominato: il paese dei matti, perché gli edifici furono sede della struttura psichiatrica più grande d’Italia.

Ad oggi è ancora possibile ammirare parte delle strutture degli edifici e in alcuni casi si può entrare all’interno, passeggiando nei corridoi e trovando ancora alcuni oggetti o cartelle cliniche dei pazienti dell’epoca.

Inoltre Mombello fu anche sede della Villa Plusteria-Crivelli, settecentesca dimora che ospitò spesso personaggi nobili e politici di rilievo.

MONTEVIASCO

Sulle montagne della provincia di Varese sorge Monteviasco, un piccolo borgo rurale dal quale ammirare splendidi panorami sul territorio che lo circonda, uno dei luoghi abbandonati difficili da poter vedere, il perché lo scoprirai a breve.

Il paese ha subito nel corso del secolo scorso una continua diminuzione di abitanti, soprattutto per la sua posizione isolata.

Tuttavia, oggi, rappresenta una meta per molti escursionisti, percorrendo la mulattiera che porta fino al borgo e ammirando i resti delle strutture presenti sul posto.

E’ inoltre possibile ammirare un bellissimo panorama da una funivia che porta proprio a Monteviasco, il borgo appeso a un filo.

Altri panorami e borghi medievali della Lombardia ti aspettano, sono tutti da scoprire.

Se invece vuoi andare a fare una gita fuori porta perché non dare un’occhiata alle gite suggerite da Lonely Planet?

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